Finali e conclusioni dei manga

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  1. #PANDAHERO
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    E' un po' che mi ronzava in mente questa domanda, quindi eccola qui: cosa ne pensate dei finali dei manga? Voglio dire, un conto è se la serie si è sviluppata completamente e ha sfruttato le sue potenzialità, ma se invece una serie viene conclusa all'improvviso, magari con un finale alla meno peggio, che effetto vi fa? C'è da dire poi, che alcune serie pubblicate su riviste che si prestano a una lunga serializzazione come Shonen Jump (One Piece 700 capitoli, Naruto 600+, Bleach 520+), Shonen Magazine (Hajime no Ippo 1000+ capitoli, Fairy Tail 300+) e Shonen Sunday (Detective Conan 900+ capitoli) sono molto "competitive", e le nuove opere che debuttano se non vendono vengono subito cancellate; un esempio estremo è Takamagahara, pubblicato su Shonen Jump qualche anno fa e "concluso" dopo appena 17 capitoli (inutile a dirsi, finale orribile, dato che la storia si era appena sviluppata). Quindi l'altra domanda è questa: vi sembra giusto che alcuni manga vengano interrotti dopo poco, prima ancora di essere sviluppati secondo i piani del mangaka? E che invece magari altre opere che invece vendono siano tirate avanti ad oltranza? A voi la parola :)
     
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  2. ~Hope
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    trovo giusto che una serie venga interrotta anche senza che il mangaka voglia? Nì. Sse una serie è bella, prenderà voti comunque, a prescindere dei big, anche se questi creano un po' di concorrenza al manga debuttante che probabilmente già troverà difficoltà a gestire un finale (che non è nemmeno facile da fare) "costretto".

    No, non trovo giusto che i mangaka campino su una sola idea, e quindi un solo manga in quanto:

    a. I lettori hanno il diritto di avere un finale
    b. Più vanno avanti con la storia più i lettori si aspettano un finale col botto.

    Poi ci sono sempre delle eccezioni. Basti pensare a Jojo: va avanti dall'inizio degli anni '90 e, anche se ancora in corso, le varie serie potrebbero essere lette a sé anche se sono collegate e i vari finali sono spettacolari. °L°
     
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    Quando finii Enigma (stroncato dopo una saga e mezza çç) mi prese la tristezza XD

    Ma è così in tutto, se non ti fai un Nome la libertà è molto bassa, e ti tocca cercare di seguire le regole
     
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  4. ¬Lµ¢a¬
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    Se qualcosa ti fa guadagnare, che senso ha finirlo?
    Se qualcosa ti fa andare in perdita o semplicemente non ti fa guadagnare, che senso ha continuarlo?
     
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  5. ~Hope
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    CITAZIONE
    Se qualcosa ti fa guadagnare, che senso ha finirlo?

    Perchè dopo un po' si va nel ridicolo (Conan, Dragon Ball, One Piece, Naruto, Bleach... devo continuare la lista?)

    CITAZIONE
    Se qualcosa ti fa andare in perdita o semplicemente non ti fa guadagnare, che senso ha continuarlo?

    Per passione.
     
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  6. ¬Lµ¢a¬
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    CITAZIONE (~Hope @ 22/2/2013, 23:39) 
    CITAZIONE
    Se qualcosa ti fa guadagnare, che senso ha finirlo?

    Perchè dopo un po' si va nel ridicolo (Conan, Dragon Ball, One Piece, Naruto, Bleach... devo continuare la lista?)

    CITAZIONE
    Se qualcosa ti fa andare in perdita o semplicemente non ti fa guadagnare, che senso ha continuarlo?

    Per passione.

    Se qualcosa dura tanto come naruto, vuol dire che tanto ridicolo no................. che immensa stupidagine stavo per scrivere XD
    Se è ridicolo ma vende, secondo te ha senso che lo finiscano? Fino a quando lo compreranno, stai sicuro che lo si tirerà più alla lunga possibile. Per questi casi credo sia più colpa di chi li compra che di chi li vende.
    Passione!? Nel "grande mercato" secondo te c'è ancora un briciolo di passione? La passione sarà di colui che disegna e scrive la storia del manga (credo sia logico), non di chi la pubblica. Chi la pubblica ha solo interesse a guadagnare.
    Non per niente, anche in questo forum, se vai a controllare in talkin manga - giappone, i topic con più risposte e visite sono proprio di opere lunghe -tranne naruto- e certe volte, come detto da te, che vanno nel ridicolo.


    Edited by ¬Lµ¢a¬ - 23/2/2013, 00:09
     
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  7. Parsifal~
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    Lo scopo degli editori è quello di guadagnare, non pubblicano di certo qualcosa per misericordia o filantropia. Se non guadagnano, hanno tutti gli interessi e le buone ragioni a cancellare una serie ed iniziarne una nuova, non possono di certo rischiare di andare in perdita per far piacere ai lettori che seguono quella serie ed ai loro autori. Che sicuramente non sia gradito a questi ultimi è un dato di fatto, ma è anche un meccanismo, per quanto cinico sia, che impedisce di vedere sovraffollato il mercato dei manga, da tanti, troppi titoli (e già ora non si scherza) e permette di emergere a fior fior di serie. Allo stesso modo se gli editori notano che un manga ha successo e porta loro quattrini, di certo non lo interrompono; è l’autore che deve sapere quando fermarsi. Se poi scadrà nel ridicolo verrà cancellato in futuro, ma intanto ci guadagneranno. Purtroppo un autore deve accettare quanto fa la casa editrice e deve prendere atto che il mondo del fumetto è una jungla terrificante. Spesso non basta la sola passione per dar vita ad una buona opera che piaccia, ci vuole competenza ed estro. Un andamento stabile del manga però, per un autore come intendo io, non deve autorizzare a portare avanti la serie fino a che il pubblico non dirà di finirla. Il problema è il solito: il fine. Un autore, a parer mio, non dovrebbe condividere la stessa etica di un editore, perché i fumetti dovrebbero essere innanzitutto una forma di espressione ed arte prima che di guadagno. Se ovviamente un autore punta a quest’ultimo ed al successo lo può anche fare, ma chi cerca altro deve saper dire basta; anche questa è la dote di un bravo autore.
     
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6 replies since 21/2/2013, 17:12   172 views
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